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Componenti / Dicembre 2021

Pietre dure per gioielli

Giada, agata, quarzo, diaspro, ametista, tormalina, turchese, howlite, occhio di tigre, lapislazzuli, corallo… sono alcune delle pietre dure più usate per creare gioielli di bigiotteria, anche dagli appassionati del fai-da-te. Hanno prezzi economici, sono disponibili in varie forme e dimensioni, con superficie liscia o sfaccettata, lucide o opache.

Pietre dure

A volte però è difficile capire effettivamente di cosa si tratta… Com’è, ad esempio, che pietre esteticamente simili fra loro a volte sono etichettate come giade, talora come agate e talaltra come diaspri? Che differenza c’è tra un quarzo e un calcedonio?
In effetti la confusione nasce quasi sempre dal fatto che molte di queste pietre dure sono in realtà lo stesso minerale, che assume nomi diversi secondo le impurità o le inclusioni presenti, oppure in base al colore o alla trasparenza.

Riguardo alla trasparenza, le pietre dure vengono classificate in trasparenti, traslucide e opache, in funzione della maggiore o minore propensione ad essere attraversate dalla luce.

Vediamo di capire meglio, descrivendo una per una le pietre più comuni, partendo dai quarzi che fungeranno da nostro punto di riferimento.

I QUARZI

La composizione chimica del quarzo è SiO2, diossido di silicio: è una roccia silicea a struttura cristallina. Essendo uno dei minerali più disponibili sulla crosta terrestre, il quarzo ha un gran numero di varietà differenti. Una prima importante distinzione è tra le varietà dove la struttura cristallina si vede a occhio nudo (quarzo macrocristallino), oppure solo al microscopio (quarzo microcristallino), oppure, infine, nemmeno con un normale microscopio (quarzo criptocristallino). In quest’ultimo caso viene spesso chiamato con un nome generico che ben conosciamo anche in bigiotteria: calcedonio. Il quarzo incolore, limpido, trasparente è invece comunemente chiamato quarzo ialino o cristallo di rocca. Il quarzo ialino non è molto usato in gioielleria, perché, a causa della sua trasparenza, non risalta e non contrasta sulla pelle e sugli abiti.

Quarzo
Quarzo

Calcedonio

Il calcedonio è a rigore un qualsiasi quarzo criptocristallino, opaco o traslucido. Comunemente il nome viene tuttavia usato per indicare solo le pietre bianche o leggermente colorate.

Calcedonio
Calcedonio

Agata

L’agata è composta da diversi tipi di quarzo: strati di calcedonio (quindi un quarzo criptocristallino) alternati a strati di quarzo microcristallino a formare bande curve di diverso colore. È traslucida. Si differenzia dall’onice perché quest’ultima ha bande parallele e non curve. Ai fini decorativi e di bigiotteria viene spesso colorata mediante processi chimici.

Agata striata
Agata

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Agata muschiata

È un calcedonio incolore con delle inclusioni di orneblenda verde che donano alla pietra delle formazioni simili al muschio.

Agata muschiata
Agata muschiata

Ametista

Quarzo dal colore violetto, trasparente, traslucido o persino opaco, il cui tipico colore viola è dato da piccole concentrazioni di ferro bivalente.

Perle di ametista
Ametista

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Avventurina

Si tratta di un quarzo traslucido con piccole inclusioni a forma di laminette che gli conferiscono un colore verde (miche o cloriti) o rosso (ematite). È brillante e le inclusioni riflettono la luce causando il fenomeno dell’avventurescenza.

Avventurina

Corniola

È un calcedonio di colore rosso-aranciato, traslucido. Quando sono presenti delle bande di diverso colore si parla comunemente di “agata corniola”.

Corniola

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Crisoprasio

È un calcedonio di colore verde a causa della presenza di sali idrati di nichel.

Perle di crisoprasio
Crisoprasio

Diaspro

È sempre un quarzo, in particolare un calcedonio, opaco e fortemente colorato a causa della forte presenza di impurità.

Diaspro
Diaspro

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Diaspro del paesaggio

Il diaspro del paesaggio è una varietà di quarzo opaco e microcristallino con straordinarie bande di colore, venature e flussi deposizionali creati da fanghi pietrificati o silicati e talvolta inclusioni dendritiche. Sulle pietre tagliate o levigate, queste variazioni appaiono come immagini dettagliate o scene paesaggistiche, che potrebbero sembrare l’opera di un pittore. I colori dominanti vanno dall’ocra al marrone.

Diaspro del paesaggio

Occhio di tigre

Quarzo a struttura fibrosa, il cui colore giallo è causato dalla presenza di inclusioni di crocidolite gialla disposte in strati paralleli tra loro. Queste inclusioni danno luogo ad una singola linea luminosa, mobile, che sembra “galleggiare” muovendosi a seconda del punto di osservazione. Questo fenomeno di chiama gatteggiamento.

Occhio di tigre
Occhio di tigre

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Onice

Quando si parla di onice ci si dovrebbe riferire alla varietà a bande parallele di calcedonio. Agata e onice sono entrambe varietà di calcedonio stratificato che differiscono solo per la forma delle bande: l’agata ha le bande curve e l’onice ha le bande parallele. Comunemente gli esemplari di onice contengono bande nere e/o bianche. Tipi di onice artificiale, tuttavia, vengono prodotti anche da calcedoni comuni e agate semplici: buona parte delle onici nere in commercio sono colorate artificialmente mediante processi chimici.

Perla di onice
Onice

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Quarzo citrino

Quarzo con varie tonalità di giallo dipendenti da impurità ferrose presenti nel reticolo cristallino.

Quarzo citrino
Quarzo citrino

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Quarzo rosa

Quarzo in genere traslucido il cui colore rosa è dovuto alla presenza di manganese.

Perle di quarzo rosa
Quarzo rosa

LE GIADE

Una delle pietre dure più diffuse in bigiotteria è la giada; bisogna tuttavia rilevare che questo termine è quasi sempre usato in maniera impropria.

Si deve infatti premettere che “giada” è un nome comune che non si riferisce ad un unico minerale, ma viene attribuito a minerali diversi tra loro per composizione chimica. In generale dovrebbero essere chiamati giada soltanto la giadeite e la nefrite, ma spesso e impropriamente vengono così chiamati anche i calcedoni (ossia i quarzi) colorati artificialmente.

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Giada giadeite

È un silicato di sodio e alluminio. Questa giada viene estratta quasi esclusivamente in Birmania (Myanmar). Ha colori che vanno dal bianco al verde. Le collane o i bracciali di giadeite sono assai rari a causa dell’elevato costo delle pietre: è più facile trovare singoli cabochon di giadeite incastonati in anelli o ciondoli.

Giada giadeite

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Giada nefrite

È un silicato di calcio e magnesio che viene estratto in Tukestan e in Siberia. Può assumere varie colorazioni, ma quella più pregiata è verde. Tutti gli antichi manufatti di giada dell’antica Cina sono fatti di questo minerale.

Giada Nefrite

Giada malese

Questa pietra dura può assomigliare alla giada vera (giadeite o nefrite) in alcuni aspetti, ma la “giada” malese è un nome commerciale usato per il quarzo traslucido, in genere calcedonio, che è stato opportunamente tinto a fini commerciali. La “giada” della Malesia può essere trovata in una miriade di colori, i più comuni sono: rosso, verde, blu, lavanda, turchese, rosa, anguria e bianco puro.

Giada malese (calcedonio)

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TORMALINA

Sarebbe opportuno parlare di tormaline al plurale, in quanto ci si riferisce ad un gruppo di minerali appartenenti ai ciclosilicati. Il colore dipende dalla composizione chimica e può non essere uniforme anche all’interno del medesimo cristallo. Le colorazioni più diffuse vanno dal rosa, al verde, all’azzurro, al nero.

Perle di tormalina
Tormalina

LAPISLAZZULI

È una roccia di origine metamorfica variegata di colore blu intenso. È composta di vari minerali, tra cui il principale è la lazurite, ma spesso sono presenti anche calcite (colore bianco), sodalite (colore blu), pirite (color oro) e altri minerali.

Perle di lapislazzuli
Lapislazzuli

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OSSIDIANA

L’ossidiana è un vetro vulcanico che si è formato a seguito del rapidissimo raffreddamento della lava, ricca di ioni silicato, i quali non riescono a raggiungere la formazione ordinata di un reticolo cristallino, ma assumono una disposizione caotica (struttura amorfa) come in un liquido superviscoso. Si può quindi dire che l’ossidiana è un vetro naturale, simile a quello realizzato artificialmente dall’uomo. Chimicamente è molto simile al quarzo, essendo prevalente il biossido di silicio, privo tuttavia della forma cristallina tipica del quarzo. La colorazione più diffusa dell’ossidiana è nera, ma ne esistono con varie inclusioni di diversa colorazione.

Perle di ossidiana
Ossidiana

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TURCHESE

Il turchese è un minerale criptocristallino, in genere opaco, di rado traslucido, di colore verde-azzurro uniforme o con venature dendritiche brune o nere di limonite. Chimicamente è un idrato di fosfato di rame e alluminio. Spesso viene imitato con l’utilizzo di pietre di minor valore commerciale opportunamente colorate (es. howlite) oppure rinforzato nel colore per evidenziare le tonalità azzurre.

Perle di turchese
Turchese

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HOWLITE

La howlite è un minerale della classe dei borati (borosilicato idrossido di calcio). Il suo nome deriva da quello del suo scopritore, il chimico, geologo e mineralogista canadese Henry How, che la descrisse per la prima volta nel 1868. Il colore è bianco latte e può presentare venature nere o brunastre. Il suo aspetto è opaco con lucentezza vitrea. Per la sua natura porosa viene spesso sottoposta a colorazione azzurra per imitare il turchese o rossa per imitare il corallo.

Perle di howlite
Howlite

I CORALLI

Corallo è il termine usato per descrivere un vasto gruppo di animali invertebrati marini appartenenti al phylum Cnidaria, classe Anthozoa, sottoclasse Octocorallia, ordine Alcyonacea. Esistono almeno 100.000 specie di corallo, e sono diffuse in tutti i mari del modo, sia a basse profondità che in profondi fondali oceanici. I minuscoli individui, detti polipi, espellono continuamente l’impalcatura di carbonato di calcio (CaCO3) che può presentarsi in tantissimi colori, dalle sfumature di bianco, arancione, rosa, rosso, marrone chiaro, grigio, lavanda e blu.

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Corallo rosso mediterraneo

Il Corallium Rubrum della famiglia delle Corallidae è il più famoso e prezioso dei coralli. I suoi rami, dalla microstruttura a grana finissima, sin dall’antichità sono stati tagliati, puliti, incisi e scolpiti per creare perle e gioielli pregiati. Il corallo rosso mediterraneo, che può variare di colore dall’arancione pallido al più intenso rosso sangue di bue, vive a profondità relativamente basse (10 – 280 m). La sua raccolta è severamente regolamentata.

Corallo rosso

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Corallo bambù

Il corallo bambù appartiene alla famiglia delle Isididae, delle quale si stima che esistano ben più di 100 specie.
Nonostante il fatto che i coralli bambù abbiano ormai ampiamente preso il posto dei coralli rossi nella produzione di gioielli, in realtà si sa ancora molto poco di loro. Prendono il nome dall’aspetto particolare dei loro scheletri ramificati, con lunghi nodi bianchi separati da vistosi internodi neri, proprio come i bambù terrestri. Questi animali vivono principalmente su fondali marini a profondità superiori a 1 km. Sono diffusi negli oceani di tutto il mondo, ma le maggiori concentrazioni sono distribuite intorno alla Nuova Zelanda e alle Filippine. Possono raggiungere anche diversi metri di altezza.
In natura sono di colore bianco/grigio. Vengono in genere colorati artificialmente di rosso per imitare il più pregiato corallo rosso.

Perle di corallo bambù
Corallo bambù

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Commenti (3)

Daniela Giansante ha detto:

Ho appreso dalle descrizioni dei prodotti molte cose che non sapevo.
Vorrei creare qualcosa di personale…..intanto.Come funziona fare l’ordine?

Andrea Pallotti ha detto:

Deve andare nella sezione PRODOTTI del sito e scegliere i prodotti che le interessano nelle varie categorie disponibili.

Paola ha detto:

Una descrizione precisa e interessante, molto utile per quelli come me che si approcciano al mondo delle pietre per la preparazione artigianale di gioielli.
Grazie per la condivisione

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