Pietre dure per gioielli
Giada, agata, quarzo, diaspro, ametista, tormalina, turchese, howlite, occhio di tigre, lapislazzuli, corallo… sono alcune delle pietre dure più usate per creare gioielli di bigiotteria, anche dagli appassionati del fai-da-te. Hanno prezzi economici, sono disponibili in varie forme e dimensioni, con superficie liscia o sfaccettata, lucide o opache.

A volte però è difficile capire effettivamente di cosa si tratta… Com’è, ad esempio, che pietre esteticamente simili fra loro a volte sono etichettate come giade, talora come agate e talaltra come diaspri? Che differenza c’è tra un quarzo e un calcedonio?
In effetti la confusione nasce quasi sempre dal fatto che molte di queste pietre dure sono in realtà lo stesso minerale, che assume nomi diversi secondo le impurità o le inclusioni presenti, oppure in base al colore o alla trasparenza.
Riguardo alla trasparenza, le pietre dure vengono classificate in trasparenti, traslucide e opache, in funzione della maggiore o minore propensione ad essere attraversate dalla luce.
Vediamo di capire meglio, descrivendo una per una le pietre più comuni, partendo dai quarzi che fungeranno da nostro punto di riferimento.
I QUARZI
La composizione chimica del quarzo è SiO2, diossido di silicio: è una roccia silicea a struttura cristallina. Essendo uno dei minerali più disponibili sulla crosta terrestre, il quarzo ha un gran numero di varietà differenti. Una prima importante distinzione è tra le varietà dove la struttura cristallina si vede a occhio nudo (quarzo macrocristallino), oppure solo al microscopio (quarzo microcristallino), oppure, infine, nemmeno con un normale microscopio (quarzo criptocristallino). In quest’ultimo caso viene spesso chiamato con un nome generico che ben conosciamo anche in bigiotteria: calcedonio. Il quarzo incolore, limpido, trasparente è invece comunemente chiamato quarzo ialino o cristallo di rocca. Il quarzo ialino non è molto usato in gioielleria, perché, a causa della sua trasparenza, non risalta e non contrasta sulla pelle e sugli abiti.

Calcedonio
Il calcedonio è a rigore un qualsiasi quarzo criptocristallino, opaco o traslucido. Comunemente il nome viene tuttavia usato per indicare solo le pietre bianche o leggermente colorate.

Agata
L’agata è composta da diversi tipi di quarzo: strati di calcedonio (quindi un quarzo criptocristallino) alternati a strati di quarzo microcristallino a formare bande curve di diverso colore. È traslucida. Si differenzia dall’onice perché quest’ultima ha bande parallele e non curve. Ai fini decorativi e di bigiotteria viene spesso colorata mediante processi chimici.

Agata muschiata
È un calcedonio incolore con delle inclusioni di orneblenda verde che donano alla pietra delle formazioni simili al muschio.

Ametista
Quarzo dal colore violetto, trasparente, traslucido o persino opaco, il cui tipico colore viola è dato da piccole concentrazioni di ferro bivalente.

Avventurina
Si tratta di un quarzo traslucido con piccole inclusioni a forma di laminette che gli conferiscono un colore verde (miche o cloriti) o rosso (ematite). È brillante e le inclusioni riflettono la luce causando il fenomeno dell’avventurescenza.

Corniola
È un calcedonio di colore rosso-aranciato, traslucido. Quando sono presenti delle bande di diverso colore si parla comunemente di “agata corniola”.

Crisoprasio
È un calcedonio di colore verde a causa della presenza di sali idrati di nichel.

Diaspro
È sempre un quarzo, in particolare un calcedonio, opaco e fortemente colorato a causa della forte presenza di impurità.

Diaspro del paesaggio
Il diaspro del paesaggio è una varietà di quarzo opaco e microcristallino con straordinarie bande di colore, venature e flussi deposizionali creati da fanghi pietrificati o silicati e talvolta inclusioni dendritiche. Sulle pietre tagliate o levigate, queste variazioni appaiono come immagini dettagliate o scene paesaggistiche, che potrebbero sembrare l’opera di un pittore. I colori dominanti vanno dall’ocra al marrone.

Occhio di tigre
Quarzo a struttura fibrosa, il cui colore giallo è causato dalla presenza di inclusioni di crocidolite gialla disposte in strati paralleli tra loro. Queste inclusioni danno luogo ad una singola linea luminosa, mobile, che sembra “galleggiare” muovendosi a seconda del punto di osservazione. Questo fenomeno di chiama gatteggiamento.

Onice
Quando si parla di onice ci si dovrebbe riferire alla varietà a bande parallele di calcedonio. Agata e onice sono entrambe varietà di calcedonio stratificato che differiscono solo per la forma delle bande: l’agata ha le bande curve e l’onice ha le bande parallele. Comunemente gli esemplari di onice contengono bande nere e/o bianche. Tipi di onice artificiale, tuttavia, vengono prodotti anche da calcedoni comuni e agate semplici: buona parte delle onici nere in commercio sono colorate artificialmente mediante processi chimici.

Quarzo citrino
Quarzo con varie tonalità di giallo dipendenti da impurità ferrose presenti nel reticolo cristallino.

Quarzo rosa
Quarzo in genere traslucido il cui colore rosa è dovuto alla presenza di manganese.

LE GIADE
Una delle pietre dure più diffuse in bigiotteria è la giada; bisogna tuttavia rilevare che questo termine è quasi sempre usato in maniera impropria.
Si deve infatti premettere che “giada” è un nome comune che non si riferisce ad un unico minerale, ma viene attribuito a minerali diversi tra loro per composizione chimica. In generale dovrebbero essere chiamati giada soltanto la giadeite e la nefrite, ma spesso e impropriamente vengono così chiamati anche i calcedoni (ossia i quarzi) colorati artificialmente.
Giada giadeite
È un silicato di sodio e alluminio. Questa giada viene estratta quasi esclusivamente in Birmania (Myanmar). Ha colori che vanno dal bianco al verde. Le collane o i bracciali di giadeite sono assai rari a causa dell’elevato costo delle pietre: è più facile trovare singoli cabochon di giadeite incastonati in anelli o ciondoli.

Giada nefrite
È un silicato di calcio e magnesio che viene estratto in Tukestan e in Siberia. Può assumere varie colorazioni, ma quella più pregiata è verde. Tutti gli antichi manufatti di giada dell’antica Cina sono fatti di questo minerale.

Giada malese
Questa pietra dura può assomigliare alla giada vera (giadeite o nefrite) in alcuni aspetti, ma la “giada” malese è un nome commerciale usato per il quarzo traslucido, in genere calcedonio, che è stato opportunamente tinto a fini commerciali. La “giada” della Malesia può essere trovata in una miriade di colori, i più comuni sono: rosso, verde, blu, lavanda, turchese, rosa, anguria e bianco puro.

TORMALINA
Sarebbe opportuno parlare di tormaline al plurale, in quanto ci si riferisce ad un gruppo di minerali appartenenti ai ciclosilicati. Il colore dipende dalla composizione chimica e può non essere uniforme anche all’interno del medesimo cristallo. Le colorazioni più diffuse vanno dal rosa, al verde, all’azzurro, al nero.

LAPISLAZZULI
È una roccia di origine metamorfica variegata di colore blu intenso. È composta di vari minerali, tra cui il principale è la lazurite, ma spesso sono presenti anche calcite (colore bianco), sodalite (colore blu), pirite (color oro) e altri minerali.

OSSIDIANA
L’ossidiana è un vetro vulcanico che si è formato a seguito del rapidissimo raffreddamento della lava, ricca di ioni silicato, i quali non riescono a raggiungere la formazione ordinata di un reticolo cristallino, ma assumono una disposizione caotica (struttura amorfa) come in un liquido superviscoso. Si può quindi dire che l’ossidiana è un vetro naturale, simile a quello realizzato artificialmente dall’uomo. Chimicamente è molto simile al quarzo, essendo prevalente il biossido di silicio, privo tuttavia della forma cristallina tipica del quarzo. La colorazione più diffusa dell’ossidiana è nera, ma ne esistono con varie inclusioni di diversa colorazione.

TURCHESE
Il turchese è un minerale criptocristallino, in genere opaco, di rado traslucido, di colore verde-azzurro uniforme o con venature dendritiche brune o nere di limonite. Chimicamente è un idrato di fosfato di rame e alluminio. Spesso viene imitato con l’utilizzo di pietre di minor valore commerciale opportunamente colorate (es. howlite) oppure rinforzato nel colore per evidenziare le tonalità azzurre.

HOWLITE
La howlite è un minerale della classe dei borati (borosilicato idrossido di calcio). Il suo nome deriva da quello del suo scopritore, il chimico, geologo e mineralogista canadese Henry How, che la descrisse per la prima volta nel 1868. Il colore è bianco latte e può presentare venature nere o brunastre. Il suo aspetto è opaco con lucentezza vitrea. Per la sua natura porosa viene spesso sottoposta a colorazione azzurra per imitare il turchese o rossa per imitare il corallo.

I CORALLI
Corallo è il termine usato per descrivere un vasto gruppo di animali invertebrati marini appartenenti al phylum Cnidaria, classe Anthozoa, sottoclasse Octocorallia, ordine Alcyonacea. Esistono almeno 100.000 specie di corallo, e sono diffuse in tutti i mari del modo, sia a basse profondità che in profondi fondali oceanici. I minuscoli individui, detti polipi, espellono continuamente l’impalcatura di carbonato di calcio (CaCO3) che può presentarsi in tantissimi colori, dalle sfumature di bianco, arancione, rosa, rosso, marrone chiaro, grigio, lavanda e blu.
Corallo rosso mediterraneo
Il Corallium Rubrum della famiglia delle Corallidae è il più famoso e prezioso dei coralli. I suoi rami, dalla microstruttura a grana finissima, sin dall’antichità sono stati tagliati, puliti, incisi e scolpiti per creare perle e gioielli pregiati. Il corallo rosso mediterraneo, che può variare di colore dall’arancione pallido al più intenso rosso sangue di bue, vive a profondità relativamente basse (10 – 280 m). La sua raccolta è severamente regolamentata.

Corallo bambù
Il corallo bambù appartiene alla famiglia delle Isididae, delle quale si stima che esistano ben più di 100 specie.
Nonostante il fatto che i coralli bambù abbiano ormai ampiamente preso il posto dei coralli rossi nella produzione di gioielli, in realtà si sa ancora molto poco di loro. Prendono il nome dall’aspetto particolare dei loro scheletri ramificati, con lunghi nodi bianchi separati da vistosi internodi neri, proprio come i bambù terrestri. Questi animali vivono principalmente su fondali marini a profondità superiori a 1 km. Sono diffusi negli oceani di tutto il mondo, ma le maggiori concentrazioni sono distribuite intorno alla Nuova Zelanda e alle Filippine. Possono raggiungere anche diversi metri di altezza.
In natura sono di colore bianco/grigio. Vengono in genere colorati artificialmente di rosso per imitare il più pregiato corallo rosso.

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Agata blu sfera sfaccettata 4mm in filo€5,00
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Lava nera sfera liscia 5mm in filo€3,50
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Diaspro del paesaggio, pietra paesina sfera liscia 6mm in filo€6,00
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Howlite turchese sfera liscia 6mm in filo€5,90
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Onice sfera liscia 8mm in filo€6,00
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Howlite turchese sfera liscia 4mm in filo€5,00
Commenti (3)
Ho appreso dalle descrizioni dei prodotti molte cose che non sapevo.
Vorrei creare qualcosa di personale…..intanto.Come funziona fare l’ordine?
Deve andare nella sezione PRODOTTI del sito e scegliere i prodotti che le interessano nelle varie categorie disponibili.
Una descrizione precisa e interessante, molto utile per quelli come me che si approcciano al mondo delle pietre per la preparazione artigianale di gioielli.
Grazie per la condivisione