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Metalli / Agosto 2020

Perché scegliere l’acciaio?

Negli ultimi anni si è molto diffusa la componentistica per bigiotteria in acciaio. Quali sono i vantaggi e le caratteristiche di questo materiale? Eccone una sintesi:

  • Non si ossida, non fa la ruggine, non diventa “nero”.
  • È molto resistente e, a parità di altre condizioni, più robusto delle altre leghe utilizzate più comunemente in bigiotteria (ottone, zama, leghe di ferro, argento, ecc.).
  • Non richiede particolari manutenzioni, basta lavarlo con un po’ di acqua e sapone e asciugarlo.
  • Resiste anche all’acqua di mare (salata), a condizione che dopo il bagno venga risciacquato con acqua dolce e asciugato.
  • Quello usato in bigiotteria è amagnetico.
  • Ha buona saldabilità.
  • È ipoallergenico: non provoca in genere reazioni cutanee o allergie.
  • Il rilascio di nichel, nelle leghe usate in bigiotteria, è in generale entro i limiti di legge previsti dal Regolamento REACH.

Ma che cos’è l’acciaio e quali tipi di acciaio si utilizzano in bigiotteria?

L’acciaio è una lega, il cui componente principale è il ferro (Fe) unito al carbonio (C), quest’ultimo in una percentuale non superiore al 2,06% (altrimenti non si tratta più di acciaio ma di ghisa).

Ferro e carbonio, tuttavia, non sono gli unici elementi chimici presenti nelle leghe di acciaio. A noi in particolare interessano le famiglie di acciai che contengono almeno l’11% di cromo (Cr), che è l’elemento in grado di dare al materiale una grande resistenza alla corrosione: sono questi gli acciai inossidabili o inox (per gli anglofoni “stainless steel”).

Altri elementi come il nickel (Ni) e il molibdeno (Mo) consentono all’acciaio inossidabile di essere facilmente piegato, saldato, stampato e lavorato meccanicamente.

Gli acciai inossidabili si dividono in tre grandi famiglie: austenitici, ferritici, martensitici. Gli acciai usati in bigiotteria appartengono alla famiglia degli acciai austenitici al cromo-nichel (serie AISI 300); in particolare si utilizzano l’acciaio inox 304 (noto anche come acciaio 18/10) e l’acciaio inox 316 (noto anche come acciaio 18/8).

Questi si differenziano in particolare perché il 316 contiene anche molibdeno, mentre il 304 no. In generale l’acciaio 316 è il più resistente alla corrosione, ma, per gli usi che se ne fanno in bigiotteria, la differenza è pressoché insignificante.

Confronto tra gli elementi contenuti negli acciai 304 e 316
Confronto tra gli elementi contenuti negli acciai 304 e 316

Sono entrambi acciai a ridotto contenuto di carbonio: se questo, poi, è addirittura inferiore allo 0,03%, secondo la nomenclatura AISI essi diventano rispettivamente acciaio 304 L e 316 L.

Ma l’acciaio è nickel free?

Come abbiamo detto qui sopra, le leghe di acciaio 304 e 316 contengono nichel per loro stessa natura. Quello però che è rilevante ai fini della normativa europea (Regolamento REACH) e delle effettive proprietà ipoallergeniche del metallo non è il contenuto di nichel nel bijoux, ma il rilascio di nichel sulla pelle.

Le leghe di acciaio 304 e 316 sono molto stabili, e pertanto rilasciano quantità di nichel inferiori ai limiti di legge, diventando così particolarmente adatte a produrre bijoux e gioielli.

Una postilla: nel linguaggio comune si sente spesso parlare di “acciaio chirurgico”. Questa espressione, che mette in evidenza l’utilizzo più “nobile” dell’acciaio, dal punto di vista tecnico/scientifico non ha alcun significato. In chirurgia in genere si usa l’acciaio 316 o 316 L.

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